4 novembre, superare la retorica patriottarda

In questi anni di attività istituzionale la Corona de Logu, associazione degli amministratori locali indipendentisti sardi, si è fortemente impegnata a sviluppare una nuova ermeneutica del ruolo del governatore di comunità, ridando significato e valore a questo importante servizio.

La Corona ha lavorato intensamente per fomentare una nuova percezione dell’amministratore locale, sottraendo questo da quella visione neutra, prettamente burocratica di terminale amministrativo e ridefinendo la figura istituzionale con significati politici innovativi, capaci di valicare i limiti comunali, le visioni corte e campanilistiche.

Siamo e saremo amministratori della Nazione sarda, impegnati nel processo di autodeterminazione del nostro popolo.

In virtù di questa premessa, necessaria e dovuta, chiediamo ai tanti amministratori impegnati nelle celebrazioni odierne del 4 novembre, di operarsi con coraggio per diffondere una narrazione diversa di questa giornata, capace di superare la facile retorica patriottarda del “grande sacrificio” per approdare ad un’esegesi dei fatti storici che valorizzi il punto di vista sardo, quello di una comunità – la nostra – immolata brutalmente sull’altare delle guerre di potenza, sideralmente distanti dai bisogni della nostra gente.

Sappiamo bene quanto semplice non sia impattare contro il conformismo prudente della nostra società, contro il suo arrendevole fatalismo, che spesso percepisce ogni novità e diversità come pericolosa e destabilizzante.

Tuttavia è nostro dovere mantenere viva la fiamma dell’alterità del pensiero indipendentista, sempre capace, in momenti come questo, di produrre le contraddizioni necessarie, i fermenti del dubbio, fondamentali per lo sviluppo di un pensiero autonomo e autodeterminato.

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