Lo scorso 28 gennaio in Corsica è nato il movimento “Nazione” con l’appoggio di più di 600 attivisti. Si è concluso infatti l’importante processo di unità tra gli indipendentisti corsi iniziato lo scorso 15 ottobre in una assemblea generale a Corte e dopo una serie di iniziative territoriali che hanno consentito la confluenza di diversi settori del movimento di liberazione nazionale còrso: sindacati, giovani, organizzazioni politiche antirepressive e, in particolare, Corsica Libera, l’organizzazione storica dell’indipendentismo còrso. La nuova organizzazione si chiama Nazione e fa proprio i principi e gli obiettivi dell’indipendentismo storico.
La risposta dello stato francese non si è fatta attendere: dopo soli due giorni dall’evento politico sono stati arrestati due membri della direzione nazionale del nuovo movimenti Nazione, Nicolas Pinzuti e Anto Simoni.
Questa operazione della polizia è stata messa in atto per ordine dell’antiterrorismo francese e dimostra chiaramente una volontà di aggressione contro i militanti corsi e le loro famiglie. Porte distrutte con esplosivo, padri di famiglia obbligati a terra davanti ai loro figli, case distrutte, giocattoli intenzionalmente distrutti, trasferimenti arbitrari a Parigi di due militanti integerrimi e rispettati sia per il loro impegno politico sia nel campo professionale. Colpiti solo a causa delle loro convinzioni politiche.
Anto Simoni è un giovane militante fermamente impegnato nella lotta per l’indipendenza della Corsica. Lui e le sua famiglia sono stati uno delle avanguardie del movimento indipendentista còrso. La solidarietà nei loro confronti non si è fatta attendere: in Corsica sono state organizzate immediatamente varie manifestazioni. Gli arresti sono stati denunciati a livello internazionale dal Gruppo Iniziativa di Baku, di cui fanno parte il Fronte di Liberazione Nazionale Socialista della Nuova Caledonia e il Tavini, forze politiche che governano la Nuova Caledonia e la Polinesia.
In una conferenza stampa Nazione ha chiesto all’opinione pubblica còrsa di farsi testimone “di queste pratiche miserabilii ed inammissibili, degne del peggiore regime autoritario. Il posto giusto per i nostri militanti – afferma Nazione – è la loro terra, nelle loro famiglie, sui loro posti di lavoro, ai loro posti nella lotta per la vita del nostro paese. Esigiamo la loro liberazione. Questa nuova aggressione contro il movimento di librazione nazionale ha l’unico intento di minare la forte dinamica popolare risvegliata dalla creazione di Nazione e di censurare la sua espressione politica. I politici francesi, e anche alcuni in Corsica, rifiuteranno di riconoscere la motivazione politica di queste azioni rifugiandosi una volta ancora dietro la separazioni dei poteri. Ma per quanto riguarda i fatti còrsi la separazione dei poteri politici e giudiziari è totalmente una favola. Gli arresti di questi giorni sono stati agiti da una polizia politica per ordine di una giustizia politica”.
Dalla Catalogna è arrivata l’immediata solidarietà da parte del Comitato Esecutivo di Estat Català alla quale si uniscono le donne e gli uomini di iRS, di ProgReS e di Torra nella condanna di questi arresti arbitrari e intimidatori. Gli indipendentisti sardi rivolgono i più sinceri auguri a Nazione, la nuova forza politica dell’indipendentismo còrso.
Estat Català
FEM – Federazione delle Entità del Mediterraneo
iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna
ProgReS – Progetu Repùblica de Sardigna
Torra – Bivat sa Terra