Le varie forme di indipendentismo politico presenti nella nostra nazione possono contare sulla “Corona de Logu” come “istituzione” che dà la possibilità agli eletti di partiti e movimenti diversi di ritrovarsi in una sorta di parlamento nel quale poter elaborare iniziative da proporre nei territori attraverso le istituzioni locali di cui fanno parte. Come componente della “Corona de Logu” in quota ProgReS come valuti l’opportunità di poter mettere in comune esperienze e competenze?
La “Corona de Logu”, sin dalla sua nascita, mi ha visto contribuire come Amministratore e Attivista di Progetu Repùblica perché ritengo che sia una “Istituzione” utile per tutti gli amministratori indipendentisti e per chi si approccia ad un percorso di coscienza Nazionale.
La “Corona de Logu” in questi suoi primi anni di attività ha dato la possibilità di dialogare a tutti i suoi partecipanti provenienti da diverse comunità, partiti o da percorsi personali. Questo fatto ha contribuito ad avvicinare nelle pratiche di collaborazione gli amministratori che lavorano per il bene di questa terra e – in svariati contesti internazionali – ha permesso di rappresentare il movimento indipendentista sardo.
Ad oggi, grazie all’aumento del consenso e all’ottimo lavoro portato avanti dai sui rappresentanti, la “Corona de Logu” è riconosciuta e stimata e fornisce – ad ogni amministratore che entra a farne parte – uno spazio di confronto e di lavoro fondamentale per la crescita della coscienza nazionale e dei futuri amministratori della Rèpublica de Sardigna.