Il 21 febbraio, in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Materna la “Corona de Logu” ha organizzato un convegno sul tema dei diritti linguistici e sul futuro delle cosiddette Lingue di minoranza. Come eletto indipendentista in quota ProgReS partecipi alle attività della “Corona de Logu”. Puoi raccontarci come il ruolo di questa “istituzione”, grazie alla collaborazione tra indipendentisti espressione di partiti e movimenti diversi, possa aiutare nell’affermazione del Sardo come Lingua istituzionale e prestigiosa?
Il tema della lingua nell’indipendentismo purtroppo negli anni è diventato divisorio. Proprio per questo motivo ed in conformità con le regole di cui ci siamo dotati all’interno della “Corona de Logu”, la questione linguistica è stata posta in termini amministrativi ed istituzionali, promuovendo l’utilizzo del bilinguismo, in conformità anche alle norme in essere in tal senso.
Molte azioni sono state stata prese in quest’ottica: prima di tutto nei canali dell’associazione le comunicazioni sono sempre bilingue e, attraverso la presentazione di mozioni, si è proposto alle amministrazioni di attuare alcune iniziative in tal senso.
La “Corona de Logu” ha promosso azioni quali l’impegno – da parte dei Presidenti dei Consigli comunali – ad aprire ogni seduta in sardo e pubblicare sull’albo pretorio le delibere della Giunta e del Consiglio in lingua sarda; gli amministratori che fanno parte della “Corona de Logu” hanno promosso iniziative e mozioni che invitano i lavoratori dei Comuni ad utilizzare la lingua sarda nelle relazioni con il pubblico e con i colleghi dell’ente locale.
Un’altra azione amministrativa intrapresa è stata quella di promuovere la toponomastica in lingua sarda, utile sia dal punto di vista storico che da quello culturale: in questo senso l’azione amministrativa è fondamentale per veicolare l’utilizzo del sardo che si concretizza nella comunicazione istituzionale e nella vita dei cittadini.
In ultima battuta gli amministratori nazionalisti della “Corona de Logu”, attraverso il confronto con gli organi scolatici, sono riusciti ad inserire nella programmazione delle scuole dei corsi e delle giornate dedicate alla Lingua, alla storia e alla cultura sarda, cosa fondamentale per riuscire a diffondere l’utilizzo della nostra lingua e la consapevolezza della nostra cultura nelle nuove generazioni.