Io credo di essere nata indipendentista.
Sono nata a Brescia nel 1965 da genitori sardi emigrati in Italia per lavoro. Rientro in terra sarda, nello specifico a Solarussa, nel 1974. Mentre mia sorella patisce il trasferimento io mi sento da subito parte integrante di questa terra.
Alla fine degli anni ’70 a Solarussa viene aperta una sede sardista. per me è stato come frequentare le elementari dell’indipendentismo, anche se all’epoca non si parlava ancora della totale indipendenza della Sardegna). Per varie vicissitudini non ho più potuto frequentare quella scuola. Ma quelle lezioni non le ho mai dimenticate.
A metà degli anni 2000 sento parlare di un gruppo di indipendentisti di un movimento politico chiamato iRS. Partecipo ad una loro iniziativa chiamata Festa Manna. Da lì in poi mi sono riappropriata della mia identità.
Nel 2008 inizio a partecipare frequentemente ai loro incontri fino a diventare una attivista convinta grazie sopratutto al coordinamento politico e agli insegnamenti di Frantziscu Sanna.
Nel 2010 a causa di forti divergenze molti attivisti lasciano iRS per fondare quello che diventerà il partito politico ProgReS. Io decido di proseguire con loro. Nonostante mi renda conto che questa rottura ha causato dei seri danni alla causa continuo per alcuni anni ad impegnarmi per essa. Ancora una volta sono le vicissitudini e un po’ di scoraggiamento ad allontanarmi dalle scene senza mai comunque cambiare opinione. Anzi, la mia voglia di indipendentismo si è ancor più rafforzata.
È bastata una chiacchierata con i promotori di Torra, che ringrazio, per far risvegliare in me la voglia di rimettermi in gioco, nonostante tutto, accettando questa nuova avventura con Torra che trovo essere stimolante e riconciliante. Condivido l’approccio e le finalità, ho finalmente una valida motivazione per impegnarmi.
Voglio che mia nipote Emma, di otto anni, cresca nella Repubblica di Sardegna.