La Corona de Logu manifesta il proprio sconcerto in seguito alle dichiarazioni della Prefettura di Cagliari che, in una nota stampa, facendo riferimento alle esercitazioni militari della NATO che si terranno in Sardegna dal 27 aprile al 14 maggio 2023 nell’ambito della Noble Jump 2023, afferma pubblicamente che queste abbiano delle ricadute positive sul tessuto economico e sociale sardo.
In primo luogo, l’Associazione degli amministratori indipendentisti sardi ritiene che considerazioni di questo tipo abbiano un taglio di carattere squisitamente politico, esulanti le competenze e le reali prerogative che sono proprie degli organi dell’ordinamento amministrativo e della rappresentanza territoriale di governo.
Corona de Logu riafferma con forza che la comunità nazionale sarda esiste e che questa non è sottoposta a nessun proconsole. La collettività storica e civile di Sardegna vive nelle autonomie locali a cui spetta di diritto, a vario livello, la definizione degli orientamenti complessivi di governance locale, incluso il pronunciamento in sede politica su scelte governative ritenute lesive degli interessi dei sardi, al fine di sollevare il dovuto confronto istituzionale tra le parti.
Le operazioni militari preaccennate, infatti, oltre a devastare ed umiliare per l’ennesima volta il territorio dell’Isola, determineranno grossi problemi di viabilità sulle arterie stradali del Sulcis e del Cagliaritano, con grave pregiudizio per i cittadini sardi che, in questi giorni, dovranno spostarsi allo scopo di ricevere cure, per lavorare, per viaggiare.
Chiediamo ai Sindaci e ai Presidenti delle Unioni dei Comuni interessati, alla Regione Autonoma della Sardegna di manifestare congiuntamente il proprio disagio e la propria disapprovazione verso questo nuovo atto di prevaricazione e di misconoscimento della dignità del popolo sardo.
L’occasione è ancora propizia per ribadire che gli amministratori indipendentisti sardi sono impegnati quotidianamente nella costruzione di un’Isola di pace e che si impone come necessario, oggi più che mai, il superamento della visione veterodatata e ideologicizzata di una Sardegna portaerei del Mediterraneo, colonia militare per i giochi di guerra delle potenze occidentali.
Custa Terra est sa nostra.