Basi militari in Sardegna e Corsica, vogliamo conoscere l’entità di costi, mancato sviluppo, danni e ricavi
Abbiamo scelto di pubblicare alcuni passaggi della trascrizione stenografica del giugno 2014 dell’audizione del Presidente della Regione Autonoma Sardegna Francesco Pigliaru in sede di indagine conoscitiva in materia di servitù militari presso il parlamento italiano.
Si tratta evidentemente di testi che non rappresentano la proposta di movimenti e partiti indipendentisti. Sono testi elaborati da un altissimo esponente dell’autonomismo unionista sardo.
Si tratta quindi di parole pronunciate dal più alto rappresentante istituzionale sardo nel quadro di una delle sedi istituzionali italiane di più alto livello. Pubblichiamo queste parole con spirito tra il provocatorio e il riflessivo, perché pensiamo sia arrivato il momento di approcciare la questione della presenza militare italiana in terra sarda da un punto di vista molto pragmatico che – ferme restando le legittime e da noi condivise manifestazioni periodiche contro la presenza delle basi militari – ci consenta di formulare una proposta condivisibile dalla maggioranza delle cittadine e dei cittadini sardi. Una proposta di conoscenza e di coscienza della realtà che permetta a tutti di scegliere e farsi un’idea personale su questo tema troppo spesso preda di posizionamenti ideologici che non fanno altro che tagliar fuori dal consenso ampie fette di società.
Le trascrizioni stenografiche sono disponibili nella colonna destra dello speciale basi.
iRS, ProgReS, Torra