A tanti anni dal terremoto che ha travolto noi indipendentisti sardi, potremmo anche decidere di trascorrere ciò che resta delle nostre vite nella accettazione del mito negativo della sostanziale disunità dei sardi. Potremmo farlo. Ma mio figlio adesso ha 23 anni, e di indipendentismo non sa niente. Questa è una delle più valide ragioni per Torra, per quanto mi riguarda.
Forse l’immagine che meglio rende conto del ruolo – o meglio, di uno dei ruoli – che attribuisco a Torra, è quella di medico di tanti pazienti, tra i quali enumero anche me stesso; o anche di rimedio e cura, buoni a sanare le ferite che siamo stati capaci di auto-infliggerci. E così il blog Helìs, che riprende nel nome un grido di guerra dei nostri antecessori ideali, bisogna che sia il luogo ove i repubblicani sinceramente desiderosi di riprendere il cammino verso l’espressione nazionale si incontrino, parlino, ascoltino: quanti desiderano dare qualcosa al Paese senza richiedere né aspettarsi niente. Senza manie di protagonismo e di individualismo politico.
A tanti anni da quel terremoto, ho l’impressione che si possa ricominciare a dire e fare qualcosa di buono. Tutti assieme quelli che vogliamo sovrano il Paese nostro.