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I risultati elettorali ci dicono che laddove gli indipendentisti si candidano il risultato è buono, molto buono o ottimo, su tutto il territorio nazionale.

L'indipendentismo progressista ha sostenuto candidatura di Renato Soru perché rappresentante di una coalizione sarda, distinta e alternativa rispetto a quelle italiane che rappresentano il potere storicamente contrario agli interessi del popolo sardo.

Forti delle visioni, delle proposte e delle battaglie che da vent’anni iRS e ProgReS forniscono in ogni campo, per la soluzione e il superamento delle ingiustizie e delle speculazioni a danno del nostro Popolo e del nostro territorio; contro i progetti inquinanti e l’occupazione militare, per l’autocoscienza culturale e linguistica sarda, per il pieno controllo delle politiche alimentari, energetiche e fiscali.

Abbiamo offerto una prospettiva di voto alle giovani generazioni inascoltate, che meritano un’Isola in cui si possa scegliere di vivere e di realizzarsi. Abbiamo fornito un’alternativa di voto e una speranza a tutte e tutti coloro che negli ultimi anni hanno scelto di astenersi e di allontanarsi dalla politica.

Abbiamo valorizzato il percorso partecipativo promosso da Sardegna Chiama Sardegna che ha definito proposte di trasformazione socio-economica, culturale e istituzionale concrete e ambiziose.