SISTEMA REGIONE, SORU INCONTRA DIPENDENTI: MACCHINA REGIONALE DA
ADEGUARE AI TEMPI, ANCHE CON NUOVI CONCORSI.
Cagliari, 2 febbraio 2024. «La macchina regionale è bloccata:
l’organizzazione, gli strumenti materiali e digitali, la situazione del
personale sono rimasti indietro. È urgente rimetterla al passo coi
tempi. Servono concorsi, dare stimoli a chi ci lavora e avvicinare
l’amministrazione al cittadino». L’ha detto il candidato della
Coalizione sarda Renato Soru nell’intervento che ha chiuso l’incontro
coi dipendenti del sistema Regione, oggi pomeriggio a Cagliari.
Coordinato da Antonio Ara, l’incontro ha dato voce a lavoratori,
funzionari e dirigenti che hanno fatto il punto della situazione sulla
macchina regionale, illustrato cosa funziona, cosa non funziona e quali
urgenze ci sono. «È un incontro emozionante. Dalle vostre parole emerge
però il vuoto che si trova a vivere l’amministrazione regionale – ha
detto Soru alla platea -. Un vuoto che è di progettualità e di
organizzazione. Ci sono impegno, buona volontà, talenti e competenze nei
dipendenti, ma anche frustrazioni, poca motivazione e fastidio verso la
pervasività della politica.»
«Abbiamo – ha continuato il candidato – dodici assessorati figli di
un’altra epoca, rigidi e intoccabili, un’organizzazione ministeriale che
non permette flessibilità o la creazione di strutture per progetti ed
emergenze che invece sono ormai utilizzate a livello nazionale. Quindi
il primo passo è fare la legge statutaria e poi rimettere mano alla
legge 1, quella sull’organizzazione: bisogna cancellare le
stratificazioni, soprattutto quelle di questi anni, grazie alle norme
intruse nelle leggi di bilancio. E dopo queste, occorre aggiornare la
legge 31, quella sul personale della Regione. Non solo, bisogna
rimettere mano agli aspetti contrattuali: il contratto è fermo al 2001,
non tiene conto di tanti aspetti del lavoro di oggi.»
«Anche gli strumenti digitali non sono in linea coi tempi – ha detto il
leader della Coalizione sarda -. Il sito della Regione è tornato
indietro: fino a pochi mesi fa era ancora quello del 2007, in quello
nuovo non si trova nulla e le delibere non vengono più pubblicate. E il
sistema dei siti tematici, che tanto apprezzamento aveva riscosso negli
anni, è stato abbandonato. Non esiste più l’intranet regionale che
aiutava il lavoratore a tenere traccia del suo ruolino. Insomma, c’è
stata una grossa spesa nell’informatica, ma non si sa per cosa sia stata
usata.»
Soffermandosi poi sulla necessità di inserire nuove risorse
nell’amministrazione, Soru ha detto: «Ho visto gli ultimi concorsi che
sono stati fatti, con i quiz simili a quelli usati nell’università. È un
sistema troppo simile a una lotteria, influenzato da troppi fattori
casuali. Penso che i concorsi debbano essere pensati in maniera vocata a
prendere le migliori competenze e le persone più adatte al servizio
pubblico. E anche le migliori competenze per le singole necessità.
Servono poi dirigenti, capaci di creare un clima di lavoro che favorisca
la produttività e un migliore servizio ai cittadini.»
«La pubblica amministrazione non può essere solo quella che verifica,
controlla, sanziona, come troppo spesso è ridotta oggi con interi
assessorati bloccati dalle rendicontazioni dei contributi regionali. Ma
serve – ha concluso Renato Soru – una Regione dove si lavora bene, in
armonia, che accoglie e ha un ruolo di consulenza e accompagnamento per
far crescere gli altri. Questo dovrebbe essere il fondamento
rivoluzionario della pubblica amministrazione.»