Foto di Paolo Molino
Renato Soru: «Per noi conta la Sardegna, non i giochetti elettorali per
le Europee»
«Siamo divisi perché noi abbiamo un orizzonte totalmente diverso e una
visione chiara: abbiamo un progetto e abbiamo a cuore quello che può
succedere in Sardegna dopo queste elezioni. Ad altri della Sardegna non
importa nulla e contano solo i giochi per le Europee e chi sarà il
candidato premier tra quattro anni»: con queste parole Renato Soru ha
aperto ieri sera a Perfugas l’intervento che ha concluso l’incontro
“Paesi, tra spopolamento e strategie di sviluppo locale”, organizzato
dai Progressisti.
Rispondendo alle domande sulla divisione tra le forze di centrosinistra
poste dal presidente dell’Anci Emiliano Deiana e dal presidente del GAL
Anglona Romangia Simone Campus, Soru ha proseguito: «Sto girando la
Sardegna da mesi perché qui nessuno ha voluto fare le primarie e si è
pensato che ancora una volta i sardi non potranno decidere per se
stessi». E questa differenza di approccio è evidente anche sui
programmi: «Noi lasciamo traccia delle nostre idee su carta e in
streaming, sempre disponibili per chi voglia conoscerle. Il programma di
5S/Pd chi l’ha visto? Fanno i dibattiti ma quando poi pubblicano i video
mettono la musica a coprire quello che è stato detto», ha detto il
candidato della Coalizione sarda.
Per Soru esiste una diversità di fondo tra le forze di centrosinistra e
il M5S: «Il loro progetto non è quello di occuparsi della Sardegna ma
avere la supremazia della sinistra quando di sinistra non sono mai
stati. Quando il Parlamento italiano è stato chiamato a ratificare il
MES, a differenza del Pd, i 5S hanno votato contro perché sono contrari
all’idea che noi abbiamo di Europa e che tradizionalmente è sempre stata
quella del centrosinistra: arrivare il prima possibile agli Stati Uniti
d’Europa».
Ma, ha ribadito Soru, «io non dimentico che sono andati al governo con
Salvini e non col Pd, perché sono nati di destra e di destra sono
ancora. Se oggi c’è Giorgia Meloni è perché qualcuno le ha preparato il
terreno e lo ha fatto Conte, governando con Salvini e alimentando la
paura, l’ottusità e la violenza in Italia».
«Io non sto facendo tutto questo per giochi elettorali o per prendere
più voti del Pd e diventare il leader della sinistra italiana alle
prossime elezioni, come sta invece facendo Conte – ha concluso Renato
Soru -. Sono qui per vincere le elezioni e farlo senza paura perché i
voti non si contano ma si conquistano uno a uno con la fiducia, i
ragionamenti e i progetti».
All’incontro sono intervenuti anche il consigliere regionale Gian Franco
Satta (Progressisti), il sindaco di Osilo Giovanni Ligios e il sindaco
di Perfugas Giovanni Filiziu.