Sei tra le fondatrici della Corona de Logu e ne fai parte in qualità di ex eletta indipendentista di iRS. Dopo due anni di attività è sempre più evidente l’utilità di una assemblea che vede lavorare gli eletti indipendentisti di vari partiti, movimenti e liste su temi comuni. Come vivi l’esperienza della collaborazione con esponenti di altri partiti e movimenti all’interno di questa “istituzione” nazionale sarda?
La Corona de Logu nata nell’ottobre 2018 rappresenta la casa e la voce degli amministratori e delle amministratrici locali indipendentistǝ sardǝ ( art. 1 dello Statuto). Nasce quando io avevo già percorso buona parte della mia vita amministrativa, in qualità di assessora nel comune di Lungoni, e nel momento di massima rassegnazione che mi aveva portato a pensare che amministrare e fare politica fossero due cose opposte. Che la possibilità di risolvere i problemi quotidiani e la voglia di portare all’interno del Comune la propria visione politica fossero quasi incompatibili. L’incontro e il confronto con amministratrici e amministratori indipendentisti di tanti comuni sardi, mi ha fatto sicuramente sentire meno sola nel portare avanti alcune istanze.
All’interno della Corona de Logu ho imparato che amministrare e fare politica non sono due azioni contrapposte ma possono convivere, nella prospettiva di una Sardegna indipendente.
Nella Corona ognunǝ di noi vale unǝ, non ci sono maggioranze predefinite o spartizioni partitiche. All’interno convivono diverse anime tutte appartenenti al mondo indipendentista, che diventano una unica voce quando si decide democraticamente di produrre un atto pubblico o promuovere un’azione, lavorando con i valori che ci uniscono e tralasciando ciò che può creare fratture.
Chi ha visto nella Corona una crisalide di partito, chi ha pensato che potesse essere un luogo di conquista di un forza o dell’altra, non ha capito che la Corona può rappresentare un inizio di azione istituzionale con visione indipendentista all’interno delle comunità, una prova di autogoverno, negli spazi che il diritto amministrativo concede o lascia vacanti, e che può prevedere anche azioni di disobbedienza civile. La Corona de Logu è l’auspicio che più Comuni, potenzialmente tutti i Comuni sardi, vengano amministrati da esponenti indipendentistǝ.