Sono cresciuto tra le fila della sinistra comunista italiana. Da diversi anni ho abbracciato le tesi dell’indipendentismo sardo perché credo che i problemi della Sardegna possano essere risolti solo da chi mette la Sardegna al centro del proprio ragionamento, senza dover rendere conto a sovrastrutture politiche esogene.
Vivendo da tempo nel Nord Italia mi sono ancor più convinto della condizione di doppia subalternità in cui Sardi son costretti a vivere: quella dovuta al capitalismo finanziario, che è globale, e quella dovuta all’atteggiamento neocoloniale dello Stato italiano nei nostri confronti.
Credo fermamente nella necessità di una piattaforma di dialogo e di aggregazione, capace di fare massa critica e analisi a tutto campo. Vorrei poter un giorno guardare la mia Terra come luogo libero e prospero. Vorrei un giorno poter guardare il mio mare come infinita distesa di opportunità per i giovani. Finzas a sa Repùblica!