Pubblichiamo la traduzione della lettera nella quale Jean-Guy Talamoni, Presidente uscente dell’Assemblea di Corsica, analizza la situazione politica dopo il primo turno delle elezioni territoriali per il rinnovo del parlamento còrso e annuncia sua la volontà di non candidarsi al secondo turno. Un gesto che rende il giusto onore alla traiettoria politica coerente e appassionata di Talamoni, un militante politico che è restato tale anche da Presidente del parlamento pur assicurando a tutte le forze politiche il più alto grado di democraticità dell’Assemblea.
Il suo movimento, Corsica Libera, ha mancato per 130 voti il superamento dello sbarramento del 7% per accedere direttamente al secondo turno senza apparentamenti con altre liste. Il movimento nazionale nel suo complesso ha superato il 61% dei voti, l’indipendentismo ha superato il 15%. Al secondo turno Corsica Libera candida quattro suoi giovani deputati nella lista comune con il Partitu di a Nazione Corsa di Jean-Christophe Angelini, riproponendo con coerenza l’unione del 2015 e del 2017. (fp)
di Jean-Guy Talamoni
Qualche settimana fa, alle soglie di una difficile consultazione elettorale, ho accettato di guidare ancora una volta la lista di Corsica Libera per le elezioni territoriali. Il risultato di domenica scorsa si situa a pochi voti dallo sbarramento del 7%. Tuttavia ci consente di conservare i nostri voti e di unirci a un’altra lista.
Purtroppo non è stato possibile unire nuovamente le tre componenti della nostra maggioranza. È una cosa che noi rimpiangiamo perché abbiamo a cuore l’unità del movimento nazionale. Ad ogni modo alcuni militanti di Corsica Libera saranno presenti in una lista comune con il Partito di a Nazione Corsa, lista che io sostengo senza riserve. Con gli altri responsabili del movimento abbiamo scelto dei militanti esemplari sui quali riponiamo totalmente la nostra fiducia per la prosecuzione del lavoro iniziato nelle istituzioni corse, con uno atteggiamento caratterizzato sia da apertura sia da fermezza.
Per quel che riguarda la mia persona sono circolate notizie sulla stampa secondo le quali alcuni dei nostri potenziali alleati avrebbero preferito che io non comparissi in posizione di eleggibilità in una eventuale lista comune.
Qualsiasi cosa si possa pensare di una richiesta di questo tipo – che del resto non è stata mai espressa nel corso di numerose riunioni alle quali ho partecipato – mi sembrerebbe inconcepibile che la mia persona possa costituire un ostacolo a una iniziativa di unione o un elemento di blocco che possa minacciare la rappresentanza del nostro movimento nell’Assemblea di Corsica nei prossimi sette anni. Nei decenni di impegno ho sempre evitato di confondere ridicole vanità personali al legittimo orgoglio di appartenere a un movimento e a un Paese.
In quanto militante, ma anche perché sono stato portato a esercitare importanti responsabilità istituzionali, io non posso essere tentato di anteporre la mia situazione personale ai più importanti interessi della Corsica.
Ora noi abbiamo il difetto di pensare che il movimento storico rappresentato da Corsica Libera debba continuare a difendere la Corsica e i còrsi su tutti i terreni, compresa l’Assemblea di Corsica. È questa la ragione per la quale ho chiesto ai miei amici e all’Esecutivo di Corsica Libera di non trasformare questa questione in un elemento di blocco e per la quale ho deciso di non presentare la mia candidatura in caso di fusione con un’altra lista. Inoltre mi sono mosso affinché alcuni giovani eletti, che rappresentano il futuro del movimento, partecipassero alla nuova fase nel quadro di un passaggio di consegne e di una trasmissione che ho personalmente contribuito a preparare da anni.
Il militante che sono – e che rimango – tiene a esprimere la sua gratitudine nei confronti del movimento nazionale e ai còrsi in generale, per avergli permesso di servire il suo Paese a questo livello di responsabilità.
Il mio impegno per la Corsica prenderà altre forme. Rimane incrollabile. Rimane sempre fedele, sincero e libero.
Viva la Corsica libera! Viva la Nazione!